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Progetto di Eccellenze Cilentane
Progetto di Eccellenze Cilentane
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La Collegiata di Santa Maria Maggiore risale all’anno mille e fu senza dubbio uno degli edifici più belli ma soprattutto più importanti del tempo, tanto da ospitare diversi sinodi, il più importante dei quali fu certamente quello del 1649, e tanto da essere per secoli il centro della cristianità di tutto il vasto Stato di Laurino.
La costruzione della certosa, uno dei monasteri più grandi d’europa con una superficie totale che supera i 50.000 metri quadri.
Tra i centri storici della Provincia di Salerno, Teggiano, oltre 8.000 abitanti, è certamente quello che ha meglio conservato la sua antica fisionomia di roccaforte come testimonia il suo centro storico.
Sullo sperone più alto della collina, di fronte alle bastionate del monte Cavallo, sfidano ancora il tempo le rovine del primitivo castello longobardo.
l toponimo CASTELLABATE deriva dalla costruzione, nel XII secolo, di questo castello da parte del monastero benedettino della Santissima Trinità di Cava dei Tirreni, per difendere dalle incursioni saracene le terre acquisite tramite donazioni e la popolazione residente.
Oggi, come in passato, è considerata un punto particolarmente favorevole per il controllo della costa cilentana e del tratto di mare antistante ad essa.
La bellezza della natura circostante, la pace e la tranquillità di questo luogo hanno ispirato l'artista a creare opere indimenticabili, che oggi rappresentano un patrimonio culturale di inestimabile valore per la comunità.
A circa un chilometro dal centro abitato di Casaletto Spartano, paese di origine medievale, si trova l'Oasi Capello, un luogo suggestivo, che offre uno spettacolo di bellezza unica.
Il battistero paleocristiano è uno dei più antichi di tutto l’occidente.
Un'eccezionale testimonianza della presenza dei monaci greco-orientali nel Cilento è rappresentata dall'Abbazia di Santa Maria di Pattano.
Il sito archeologico di Velia narra ancora oggi la storia di una grande città della Magna Grecia con i suoi cittadini, la sua vita quotidiana, i suoi spazi pubblici e privati.
La porzione di città antica che si visita oggi, corrisponde al suo cuore dove si trovavano tutti i monumenti più importanti
Il museo del piccolo centro cilentano, ospitato all’interno della sede comunale, custodisce numerosi reperti archeologici lucani risalenti al IV e al III sec. a.C.
Numerose campagne di scavo hanno consentito di individuare la presenza di un insediamento preistorico, fatto di case in pietra con annessa cinta muraria.
Il Museo Antiquarium custodisce tutto ciò che è stato ritrovato nei pressi di Laurino, le cui origini remote sono documentate da alcuni giacimenti archeologici come la grotta dei Fraulusi in località Pruno e la Tempa di San Giovanni.
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